Il 2023 si preannunciava come anno di assestamento verso una nuova visione del digital marketing e, in questi primi mesi, non ha tradito le aspettative.
Un significativo cambiamento del settore si era già avuto in piena pandemia, anno in cui è letteralmente esploso tik tok.
A voler fare una riflessione il boom dei video, del divertimento, la voglia di condividere “mettendoci la faccia”, potrebbe avere radici nelle restrizioni e nelle mancanze di contatto umano imposte dal covid.
Su tik tok abbiamo scoperto nuovi comici, influencer, contenuti culturali e non solo.
Quei brevi video, inizialmente solo divertenti, hanno segnato la transizione verso un digital più umano.
Mostrarsi accorcia le distanze e crea un rapporto più autentico con chi ci guarda.
Ad essere mutata radicalmente è proprio l’idea di approccio ai social: se prima i video, eccezion fatta per le piattaforme di stream e YouTube, erano quasi impensabili da condividere perché troppo “intimi” rispetto all’immediatezza immobile di una foto, il 2020/2021 ha rappresentato la fine di un tabù, basta pensare a BeReal che sta facendo della vita anti-finzione la sua filosofia.
Quel tremendo periodo ci ha fatto riscoprire la bellezza dei rapporti fatti di sguardi e contatti. Senza rendercene conto ci siamo supportati, incoraggiati, aiutati in un momento universalmente condiviso.
La potenza dell’umanizzazione dei social, però, non si è estinta con il ritorno alla normalità perché nel frattempo si sono create delle community forti e, neanche a dirlo, tutto ciò non ha lasciato indifferenti le aziende in chiave di influencer marketing.
Cosa bisogna fare dunque per farsi notare?
La domanda a questo punto è legittima.
Se sei un influencer o vorresti diventarlo i consigli che ci sentiamo di darti sono:
• Resta te stesso
• Sii autentico
• Non mostrare solo momenti belli
Far vedere che va sempre tutto bene non è la strada giusta perché lo sappiamo tutti che non è la verità.
Alle persone piace sentire storie di gente normale, con vite normali, che affrontano difficoltà come tutti.
Volersi mostrare sempre “vincente” potrebbe allontanarti da chi magari coltiva il tuo stesso sogno ma nel realizzarlo sta riscontrando degli ostacoli e dunque potrebbe sentirsi “inadatto”.
Sapevi che la mente umana empatizza di più con le sofferenze che con le gioie?
Strano a dirsi ma è così! Perciò, prima di costruire qualsiasi strategia ,resta persona e non diventare personaggio.
Non ti stiamo suggerendo di lamentarti ,assolutamente ,ma con il giusto atteggiamento si possono far conoscere agli altri anche i nostri momenti meno felici. Le community diventano solide se c’è motivo di scambio, se si crea una discussione, se anche chi ti segue può identificarsi in ciò che dici. In fondo noi siamo nati per appartenere a gruppi sociali ma se la famiglia non possiamo sceglierla, il resto si, ecco perché se vuoi acquisire autorevolezza e diventare un riferimento nel tuo settore, prima di creare un profilo devi chiederti “Quale valore posso portare?”
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