La chiave della riconoscibilità
La coerenza è uno degli elementi fondamentali per una comunicazione efficace. Questo vale tanto per i brand quanto per le persone, ma vale anche tanto per l’identità visiva quanto per la comunicazione verbale. La tavola della comunicazione è l’elaborato che raccoglie tutte le nostre scelte in merito a come dovranno essere strutturati e apparire i nostri contenuti. Siano essi testi oppure immagini, dovranno risultare coerenti.
Che cosa c’è nella tavola
- I caratteri che useremo per i testi: quelli che abbiamo scelto ritenendoli in linea con il nostro tono di voce e con il nostro target. Siamo degli editori e ci occupiamo di classici? Sceglieremo certamente font graziati, ma quale nello specifico? Un Garamond per richiamare le pubblicazioni di particolare pregio? Un più generico ma più leggibile Cambria? Oppure potremmo essere uno studio tecnico, nel qual caso saranno più indicati font bastoni: un classico Helvetica, chiaro ed elegante, potrebbe funzionare bene per studi giovani. Un Franklin Gothic, più serioso e neutro, potrebbe adattarsi a uno studio storico. Quali useremo per i titoli? Quali per i testi? A quale dimensione, con quale interlinea?
- Riguardo ai testi non deve essere valutato soltanto il carattere ma anche le convenzioni che utilizziamo: che cosa sarà indicato in grassetto e che cosa in corsivo? Possono sembrare dettagli, ma chi ci legge deve sapere che cosa intendiamo quando trova una data parola o frase. Se scriviamo in corsivo tutti i titoli di opere e tutte le citazioni, la lettura sarà molto più fluida perché il lettore saprà sempre “dove si trova”, con un conseguente aumento nella qualità della fruizione del contenuto. Questo si spinge fino ai minimi dettagli: come scriveremo le ore? “11.00” o “11:00”?
- La palette cromatica, valida sia per testi che per elementi grafici. Quasi certamente ne faranno parte i colori del nostro logo, ma potremmo sceglierne alcuni che ben si abbinano per dare un po’ di dinamismo ai nostri contenuti. Si potrebbero pensare più varianti, per rendere visibile differenze tematiche già a prima vista;
- Lo stile grafico e il layout dei contenuti: non solo i colori distinguono visivamente un’immagine o un testo. Possiamo giocare con le texture, con la distribuzione degli elementi e con il lettering (in questo ci viene in aiuto la teoria della Gestalt). Quando avremo deciso come dovranno essere impostati i nostri messaggi, riporteremo il tutto nella tavola della comunicazione;
- Potremo inserire nella tavola anche il manuale di utilizzo del logo (elaborato che dobbiamo avere). Raccoglieremo così in un unico grande libretto di istruzioni tutto quello che riguarda la nostra identità visiva.
I vantaggi di un buon elaborato
Personalizzeremo la nostra tavola della comunicazione in base a tutto ciò che riteniamo ci caratterizzi. Elaborarla con cura ha molti pro e nessun contro:
- avremo uno schema mentale chiaro di come ci esprimiamo;
- avremo riferimenti certi qualora fossimo in dubbio, potremo operare variazioni sul tema con cognizione di causa anziché agire a caso (mai agire a caso);
- conoscendola bene e prendendoci confidenza inizieremo ad avere sempre meno bisogno di consultarla risparmiando tempo altrimenti perso in interrogativi evitabili e, non ultimo, i contenuti risulteranno coerenti a prescindere da chi materialmente li realizzerà.
E tu? Hai una tavola della comunicazione a prova di dubbio?
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