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    Il caos (apparentemente calmo) tra SIAE e META: una battaglia a suon di musica.

    Di Paola   |  

    Maggio 23, 2023   |  

    Orange Blog   |  

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    Il caos (apparentemente calmo) tra SIAE e META: una battaglia a suon di musica.

    È notizia recente lo slittamento dell’accordo tra SIAE e META per la tutela dei diritti d’autore rispetto ai brani utilizzati su Instagram e Facebook.
    Lo scorso aprile, infatti, la società di Zuckerberg aveva annunciato, con una nota lapidaria, il mancato rinnovo dell’accordo tra META e SIAE e che per tale ragione in Italia sarebbero spariti i brani dalle piattaforme social più utilizzate.


    Le parti si sono lanciate accuse molto pesanti: La multinazionale Americana ha accusato la SIAE di avere aumentato i prezzi del 310% mentre quest’ultima ha accusato la prima di essere un dittatore e di voler speculare a scapito degli artisti riconoscendo loro le briciole.
    Dunque non esattamente un clima disteso considerato il fatto che Meta si è trincerata in un silenzio stampa assordante dopo tutto questo trambusto.
    La musica è sparita nel giro di pochi giorni e se su Instagram i post e i video sono stati mantenuti con un breve avviso “questa canzone non è al momento disponibile”, su Facebook la situazione è stata ancora più drammatica dal momento che i video sono stati completamente rimossi.
    Le ripercussioni, ovviamente, non sono negative solo per creator, influencer e chiunque utilizzi i social per lavoro, ma principalmente per gli artisti che si vedono negata la possibilità di pubblicizzare la loro musica sui social network più utilizzati al mondo. Un danno economico non indifferente dunque, ma non solo, anche la preclusione di uno strumento promozionale potente.


    A pagare le conseguenze di questo mancato accordo è stata anche la SOUNDREEF, società concorrente alla SIAE in Italia e che si è vista rimuovere erroneamente i brani degli artisti rappresentati da lei che nulla hanno a che vedere con le dinamiche fin qui esposte. Nel giro di qualche giorno Soundreef e Meta hanno risolto l’increscioso disguido anche se rimangono ancora bloccati i brani misti ovverosia quelli degli autori rappresentati da entrambe le società.
    A tal proposito per districare i nodi della questione è intervenuto il Governo Italiano a fare da paciere :” il danno economico è ingente ma la tutela del diritto del patrimonio musicale Italiano è la nostra priorità” ha asserito il sottosegretario alla cultura Lucia Borgonzoni che lo scorso 6 aprile ha presieduto il tavolo di trattativa per tentare di trovare una soluzione soddisfacente e conciliante per tutti.
    Il problema fondamentale è che questa diatriba possa dare il la ad altre società che tutelano i diritti d’autore a pretendere una remunerazione più equa per gli artisti che esse rappresentano dando così inizio a una vera e propria guerra contro le multinazionali che sovente riconoscono pochi centesimi agli autori dei brani.


    Allo stato attuale, anche grazie all’imposizione dell’Antitrust a Meta di riaprire le trattative, è stato raggiunto un accordo transitorio tra le parti per prorogare le licenze scadute a dicembre dello scorso anno. La SIAE si è detta soddisfatta e pronta a portare avanti la sua battaglia per garantire accordi più vantaggiosi ai suoi artisti.
    Insomma tutto è bene quel che finisce bene… almeno per ora!

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